Contenimento del consumo di suolo

Ciao a tutti, e ben ritrovati. Come già anticipato, con l'articolo di oggi si concluderà la serie di approfondimenti dedicati al territorio delle Colline del Prosecco e alla relativa normativa. Con questa breve carrellata di argomenti spero di avervi chiarito alcuni dubbi e di avervi fornito gli strumenti per comprendere al meglio ciò che sta accadendo - o che dovrebbe accadere - nell'area in cui viviamo. Il cosiddetto PPR (Piano Paesaggistico Regionale), oppure la Polizia Rurale sono tutti termini che compaiono, a volte a sproposito, nei giornali o alla TV. Conoscere che cosa sono e di cosa si occupano è un elemento imprescindibile se si vuole sempre essere aggiornati e affrontare una discussione avanzando le proprie opinioni.

Detto questo, come potete leggere dal titolo, anche il quinto ed ultimo articolo tratterà un argomento ben noto, forse il più importante, ovvero la Legge sul Consumo del Suolo.



Tutto è cominciato il 29 maggio 2017, quando il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la Legge finalizzata - appunto - al contenimento del consumo di suolo. Questa legge, denominata legge regionale 6 giugno 2017, n.14, ispirandosi ad una nuova coscienza delle risorse territoriali ed ambientali, si pone come obbiettivo la riduzione progressiva del consumo di suolo non ancora urbanizzato (tra l'altro in coerenza con la previsione europea di azzerarlo entro il 2050). Cosa significa tutto questo? Significa che la Regione Veneto - attraverso una programmazione sia regionale che comunale - si impegnerà ad impedire che altro suolo non abitato - quindi prati, boschi, foreste ecc. - venga sfruttato per costruire.

All'interno della legge rivestono una certa importanza le modalità attuative: come fare infatti a ridurre il consumo, o lo spreco, di suolo? Il Consiglio regionale ha previsto innanzitutto che ci sia una riqualificazione edilizia e ambientale accanto ad una rigenerazione urbana; ciò significa che verranno portate avanti azioni quali la demolizione di opere incongrue o di elementi di degrado, il recupero, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di tipologie edilizie urbane a basso impatto energetico e ambientale.

Secondo quanto stabilito dalla Regione Veneto, vengono finanziati - nella misura massima del 50% delle spese, gli interventi di demolizione e di ripristino del suolo. In particolare, è previsto che i progetti il cui valore stimato sia uguale o superiore a 100mila euro riceveranno un contributo massimo di 50mila euro; mentre quelli di valore inferiore a 100mila euro, percepiranno un contributo fino a 20mila euro. 

L'obiettivo della nostra Regione - e di questo dobbiamo esserne orgogliosi! - è quello di rendere il consumo di suolo pari a zero entro il 2050. E in effetti, per il territorio delle Colline del Prosecco, questo mancato proposito costituirebbe un danno altissimo all'unicità del paesaggio che tanto stiamo celebrando. Non dimentichiamoci, però, che anche sottrarre suolo per scopo vitivinicolo - per quanto non si tratti di un capannone o di una strada asfaltata - ha delle conseguenze importanti sull'ambiente. 

A presto!

3 commenti:

  1. Articolo molto interessante! Interessante perché affronta il tema degli impatti cumulativi legati al consumo di suolo nel territorio delle colline del prosecco, aspetto quasi sempre trascurato nelle valutazioni delle trasformazioni territoriali. Ottimo lavoro!

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