Vademecum "Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene"

Se vivete nel territorio delle Colline del Prosecco è possibile che abbiate trovato nella posta di casa un piccolo libriccino, di una sessantina di pagine, intitolato appunto "Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene". Si legge in una decina di minuti, il testo è davvero scorrevole, ed è pieno di bellissime immagini. Quando due domeniche fa sono stata al convegno di Pieve di Soligo (per vedere l'articolo sull'evento clicca qui), ho avuto modo di riceverlo in anteprima e quindi di leggerlo un paio di volte. Ci sono una serie di parole - parole chiave - che mi hanno colpito particolarmente e che vorrei qui riportarvi, invogliando, chi non lo ha ancora scorso, a farlo e chi lo ha già letto, a riflettere con più attenzione sui contenuti proposti.

  1. IDENTITA' e TRADIZIONE: i prologhi di Luca Zaia, presidente della Regione, e di Innocente Nardi, presidente dell'associazione "Colline Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità", insistono con veemenza su queste due parole: ciò che rende speciale questa area geografica è la forte connotazione identitaria e storica. Secondo, per esempio, un recente studio del catasto napoleonico del 1810, gli attuali appezzamenti di terreno coltivato si potrebbero sovrapporre a quelli dell'epoca.
  2. AUTENTICITA' e UNICITA': le tradizioni che i viticoltori hanno saputo mantenere e portare avanti negli anni hanno reso le nostre colline un territorio unico e autentico. La cosiddetta "viticoltura eroica" è infatti motivo di interesse e curiosità per i visitatori.
  3. PROTEZIONE e CONSERVAZIONE: avendo io studiato Conservazione dei Beni Culturali posso garantirvi che questi due termini stanno alla base della salvaguardia di un patrimonio, di qualsiasi tipo. Proteggere un monumento o - come nel nostro caso - un paesaggio significa attuare tutte quelle disposizioni volte a prevenire eventuali danni o pericoli; mentre conservarlo, significa garantire la sua esistenza negli anni intervenendo su di esso il meno possibile.
  4. PATRIMONIO: le colline del Prosecco, grazie alla nomina Unesco, sono adesso diventate un bene comune di eccezionale valore universale. Ciò significa che il nostro territorio, la terra su cui camminiamo ogni giorno, è qualcosa di trascendentale, qualcosa che resterà e che racconterà di noi anche quando non ci saremo più. 
  5. SVILUPPO: con la nomina Unesco le nostre colline vanno incontro ad una rilevantissima prospettiva di sviluppo. Si prevedono nuovi posti di lavoro e nuovi settori di sbocco impiegatizio. Per non parlare di un incremento di visitatori del circa 7% già dal prossimo anno.
  6. SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: Certo, benvenuto lo sviluppo culturale, turistico ed economico, ma ciò che non si può dimenticare è la sostenibilità ambientale. L'uomo, da sempre capace di una resilienza straordinaria, si è adattato al territorio senza alterarne le componenti geomorfologiche delle dorsali, la biodiversità e gli aspetti architettonici. 
  7. VALORIZZAZIONE. Come valorizzare, si chiede il vademecum, il nostro paesaggio e, quindi, il nostro patrimonio? Bisogna informarsi sui percorsi, sugli itinerari, conoscere gli aspetti culturali, nonché le origini storiche e morfologiche dell'area, così da poterlo raccontare a tutti coloro che verranno da noi in visita.

Ecco, brevemente, gli aspetti su cui mi sono soffermata leggendo l'opuscolo. Fatemi sapere se lo avete letto e che riflessioni ne avete tratto!

A presto, amici 

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